venerdì 30 novembre 2012

RIMPIANTO

Rimpianto

E’ una stella cadente, smarrita, 
è una mano che non hai mai teso,
una farfalla sfuggita alle  dita, 
è un treno, che non hai mai preso.

E’ un pensiero, perduto nel vento, 
un bacio, rimasto sulle labbra… 
un volto, sbiadito dal tempo. 
è un nome, scritto sulla sabbia.

E’ uno sguardo che hai  incrociato, 
nei caldi giorni di primavera, 
è il coraggio che ti è mancato, 
di seguire quelli occni con fede vera.

E’ un seno,  nudo, che ti viene donato, 
due mani bianche che ti accarezzano il volto, 
è un corpo di donna, rimasto coperto, 
è  una voce, che non hai mai ascoltato…

E’ un diario,  che non hai mai guardato,
un lungo elenco di  “ chiamata persa “, 
una risposta che non hai mai dato. 
È,  che sei stato sempre di corsa…

E’ una sera, lunga, d’ autunno, 
due occhi, tristi,   pieni di pianto, 
è una vita che è stata soltanto fumo, 
poi cala la notte e ritorna il rimpianto.

Tutti i diritti riservati


PICCOLA LUNA









PICCOLA LUNA

Un sorriso, dolce,
ancora di bimba,
che profuma d’ oriente,
che scioglie un mondo di solitudine,
che apre il mio cuore alla vita,
ancora un istante 
per setimenti sopiti dal tempo…
e sono attimi di gioia piena,
riemergono ricordi lontani,
quando il poco era nulla,
quando il nulla era tutto.
E mi basta,
mi basta guardare il sorriso
dei suoi occhi profondi,
per tornare il fanciullo di un tempo,
e ritrovare uno sprazzo di cielo sereno,
un ritaglio di pace nel cuore.
Che Allah ti protegga,
Amica d’ oriente,
dal grande cuore
e dalla infinita fede,
dolce, come una piccola luna,
fresca come l’ acqua delle oasi
della tua terra lontana…

tutti i diritti riervati

UN REGALO DI NATALE DIVERSO...


UN REGALO DI NATALE PENSANDO AI NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE.

AMICI PER SEMPRE è un libro di racconti veri di animali. L’ iniziativa è promossa da Lara Zavatteri ,scrittrice giornalista trentina, a favore dell’ Associazione Canile di Naturno Onlus.
Il libro raccoglie dei racconti veri di animali scritti da vari Autori italiani, tra i quali ci sono anche io con due miei racconti.
( per acquistarlo: www.youcanprint.it )

Buone Feste a tutti !


Aliprandini Antonio: fierezza ed onestà.

Eravamo acerbi come le bacche rosse.

CJALCIA VECLE
           
              ( bacche rosse )

Mi risvegliava il canto, libero, 
che saliva al cielo, felice,  
era il popolo del bosco,  
che salutava l’ alba che nasce.

Erano giorni di bacche, acercbe, 
rosse, protette dalle spine dai rovi, 
a cui tendevo la mano fanciulla, 
ed avide labbra, assetate d’ amore.

La vita già mi prendeva con se, 
per portami per le vie mondo,
con le sue grandi ali spiegate,  
verso il sole che stava nascendo…

Ho vissuto albe di gioia e di sole, 
e giorni tristi, di freddo e grande dolore, 
alla primavera ho rubato le viole,  
all’ autunno, ho restuito l’ amore.

Non ho mai avuto un estate serena 
e la luce del sole mi  ha bruciato lo sguardo 
ho avuto l’ amore da una sola donna,  
ben venga l’ inverno, col suo eterno letargo.

E rimpiango quel tempo, fatto di vento,  
quando ogni giorno era un di’ nuovo,  
quando tutto era un gioco nel tempo  
acerbo, come le bacche, sul rovo. 

Diritti riservati





mercoledì 28 novembre 2012

E da quel vento mi lascio cullare...



IL VENTO

Folate di vento, freddo,
che viene dall’ est,
a violentare bianche betulle,
per portare un pensiero di malinconia.
Vento, che scompiglia lunghi capelli,
che alza una gonna di ricordi,
che diffonde un profumo di donna,
dolce, che hai già nell’ anima…
e ritornano attimi , intensi,
di mani sudate , che cercano seni,
fremente, il cuore impazzito,
per un dolce gioco d’ amore.

Il vento che viene dal mare,
è una brezza che mi scioglie i pensieri,
una lieve carezza nel cuore,
un dolce motivo di vita,
un canto di gioia, al tramonto…
E da quel vento mi lascio cullare,
finchè ancora continua il mio tempo,
perché ho ancora bisogno di amare, ,
perché soffia, di nuovo, quel vento…

Tutti i diritti riservati




martedì 27 novembre 2012

BENVENUTI NEL MIO BLOG.

BENVENUTI NEL MIO BLOG

Mi chiamo Bruno Agosti  sono nato a Livo  -Tn- il 17. 08. 1951 e risiedo in questo paese dalla nascita, in fraz. Scanna n° 17.
Coltivo, fin da ragazzino, la passione per la scrittura, compongo poesie e racconti veri e di fantasia, con uno stile che ricorda molto e rispecchia a tratti la mia vita tormentata da tanti problemi, primo fra tutti il mio  handicapp al braccio destro ed il mio grave deficit visivo.
La poesia mi ha consentito, nonostante tutto, di sognare:
Sognare una vita normale, fatta di luce di gioia di affetti, di avventure, di viaggi in paesi lontani, di una donna che ti stringe le mani.
Sogni, che  la poesia è riuscita ad interpretare e realizzare, dandomi l’ illusione di una realtà diversa, in un attimo fuggente.
Dalla tristezza dei miei scritti, a volte sbocciano anche degli sprazzi di cielo sereno ed in questi brevi tratti azzurri riesco a cogliere e raccontare la gioia di vivere e le bellezze della natura che mi circonda e che amo profondamente.

Grazie a mio nipote Lorenzo, sono riuscito ad avere un blog tutto mio, era divenuta ormai un esigenza improrogabile, ora assieme alla mia pagina facebook POESIA TRA LE STELLE, ho anche questo nuovo modo per poter diffondere le mie poesie ed i miei racconti.
SASS DE LE STRIE  la cui traduzione lerrerale dal mio dialetto è SASSO DELLE STREGHE, è un grande sasso nel vicino bosco dove vi sono impressi dei calchi simili a numerose scarpette con tacchi, la fantasia della locale popolazione nell’ epoca del medio evo attribuiva queste impronte alla danza notturna delle streghe.
E’ un luogo incantato che amo molto, immerso nel fiito bosco di abeti e larici, con il vicino torrente che scrosia, è un luogo che frequento da quando ero ragazzino, dove regnano pace e tranquillità, dove la fantasia è libera di volare, di catturare emozioni che  solo in questi luoghi riesco a trovare per poi narrarle nei miei versi e nei miei racconti.
Sono arrivato alla convinzione di aver ereditato questa mia sensibilità d’ animo e questa mia dolcezza da mio padre che era una persona molto colta e sensibile e da mia zia Ada che mi ha cresciuto come una mamma e mi leggeva le favole ed i racconti davanti al fuoco la sera, quando ero bambino.
Grazie papà, grazie zia.

Ho pubblicato nel 2010 il mio primo libro dal titolo “A CHI”, è una raccolta di poesie che spazia nel tempo,  dalla mia infanzia fino ai giorni nostri.
E’ uscito in questi giorni in un libro dal titolo AMICI PER SEMPRE, coordinato dalla  scrittrice e giornalista Lara Zavatteri una raccolta di racconti veri di animali, scritto con la collaborazione di 16 Autori italiani, ci sono anche due mie storie.
I proventi della vendita andranno devoluti all’ Associazione Canile di Naturno Onlus (Bz)

Grazie e buona lettura a tutti

info
Bruno Agosti
v. Scanna, 17
38020 Livo –Tn-
3336072322


Ti racconterò di farfalle, di grilli, nel campo di grano...

UN CAMPO DI GRANO

Seminerò per te un campo di grano 
con spighe dorate, papaveri e fiordalisi,
ti porterò lì, prendendoti per mano.

Poi  ci siederemo sulla nuda terra,
e ti racconterò una storia, dolce,
aspettando che venga sera…

ti racconterò di farfalle, di sogni, di grilli, 
lentamente, con le mani nelle mani, 
ed un fiordaliso nei tuoi capelli.

Ti dirò di un tempo che è ormai  passato, 
ti narrerò la vita di quei giorni 
quando la felicità era un verde prato,

la vita  era un bel fiore di campo, 
guardare in alto, un cielo di stelle, 
ascoltare le note, lontane, d’ un canto.

Per esser felici bastava un sorriso  
una fetta di polenta con il formaggio, 
ua carezza, dolce, sul fanciullo viso…

il tempo di amare arriva d’ incanto,  
con il cuore che scappa e vola lontano    
verso una gioia, infinita, verso un pianto.

L’ ho guardata con gli occhi del cuore, 
con la dolcezza di un fiore l’ ho amata,  
a Dio l’ ho ridata con immenso dolore.

Si è fatta sera nel campo di grano  
la sera che poi si fa notte buia,  
è giunta l’ ora che tu mi tenga per mano…

più dolce e lieve, sarà allora il partire,
senza rimpianti, tra mani amiche, 
sarà solo passare, non sarà morire…


Bruno Agosti tutti i diritti riservati.



lunedì 26 novembre 2012

26 novembre secondo anniversario della morte di Yara

RACCONTAMI

Tu che hai oltrepassato 
l’ orizzonte dell’ infinito, 
sfuggita all’ occhio di un Dio,  
canuto  e un po distratto… 
raccontami…

raccontami,  
tra sterpaglie, fari  e lame,  
tra ruote che stridono,  
che trafiggono uomini e Dei,  
che tolgono all’ umanità, il lume.  

Raccontami,  
il frugare di avide mani, 
e non capisci che succede, … 
che prima nessuno mai 
ti aveva cercato i seni…

Raccontami,  
di occhi di sangue, ferocii,  
che hanno perso la ragione,  
ed un dibattersi frenetico  
con le braccia che son croci …

Raccontami, 
dei tuoi sogni, rubati,
una sera di nebbia,     
e la vita che ti scappa via,  
lenta a piccoli flotti…  

Raccontami,  
di un mondo che non è più bello, 
del tuo angelo triste, dalle ali bruciate,  
e un Dio, smemorato e  vecchio,  
che troppo presto ti ha voluta in cielo…


Questa poesia è dedicata a Yara Gambirasio.

  







  



TEODORA DEPEDER MANINFIOR LA MIA MAESTA

domenica 25 novembre 2012

CI SONO GIORNI IN CUI...

CON TE VORREI…

Quando sarò vecchio, 
con te, vorrei,
camminare per la prateria,
tra il frusciare dei fiori
ed il vento che ci soffia sul viso…
vorrei tenere stretta la tua mano,
e raccontarti…
lentamente, la mia vita,
tra grilli e cicale in concerto,
e spogliare, adagio, le margherite,
per capire
fin dove è possibile amae.
Con te vorrei,
raggiungere il vecchio steccato,
che separa la prateria
dall’ infinito,
ed andare oltre…
senza mai guardare indietro,
mentre la sera si fa notte,
e  camminare con te,
per sempre,
verso le stelle,
per trovare pace…

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sabato 24 novembre 2012

Giornata contro la violenza sulle donne..

Oggi è la Giornata mondiale contro la violenza sulla donna.
A chi ha la fortuna di avere ancorra la sua donna accanto, faccia in modo che mai una lacrima di dolore le righi il viso…

LA DONNA

E’ una gioia, è un dolore, ,  
è una piccola cosa,  
che ti porti nel cuore,  
è un soave profumo di rosa.

E’ un volto di donna  
che ti ha percorso la vita,  
due seni, una gonna, 
una strada fiorita…

e il fiore si piega, lento, all’ amore,  
in una notte calda, d’estate,  
e le stelle stanno a guardare,
questo gioco, come incantate…

E’ poesia che ti entra nel cuore   
un fremito che ti scuote la mente,    
la voglia di raccogliere un fiore
è la lama di una spada tagliente.  

E’ una pancia che lievita, piano,   
è dolcezza, infinita, negli occhi   
è la mano che cerca una mano,   
di vita nuova sono i rintocchi.

Una culla poi cigola, adagio,  
come un violino che suona, lontano,    
è un fiore nel campo del maggio,  
novella vita che ti tende la mano…

Poi sono biondi riccioli, o neri,   
grandi occhi che guardano in alto,  
che alla vita si affacciano fieri   
e la mamma guardano in volto.

E il cucciolo si attacca al suo seno    
di ogni regola ignora il rispetto,        
come schiavo d’ un tempo lontano   
della mamma lui cerca il suo petto…

Sono attimi intensi, di vita   
una gioia che ripaga ogni dramma,
è il viso di una donna che allatta,
uno sguardo, sereno, di mamma.

E’ una culla, son giochi e colori    
è un mondo di sogni che nasce,   
in un prato stellato di fiori 
è una vita nuova che cresce.

La mamma è un amica fidata,
passa il tempo, ma ti resta vicino
anche se non l’hai mai conosciuta
anche se sei andato lontano…

Un giorno ti batte forte il cuore
hai incontrato due seni e una gonna,
un sentimento che dicono amore
allora hai trovato la tua donna…

diritti riservati.


La ruota del mulino che gira, assieme ai ricordi...

IL VECCHIO MULINO

Al vecchio mulino diroccato
come è bello ricordare…
ricordare piedi di fanciullo,
scalzi, tra i rovi,
a rincorrere farfalle, sogni,
fanciulle e libertà.
E il torrente che suona la sua melodia,
continua,
infinita ,
che da ristoro ai tuoi piedi,
è lì ancora a ricordarti
quei giorni felici
di fronde e di rovi
che ti corsero in faccia.

Tu vecchio mulino,
conserva i ricordi
di ragazzi felici
che colsero bacche
rosse
e labbra di fanciulle,
con eguale tenerezza…

Tu, eterno torrente,
tu, fragoroso e silente amico,
reca e affoga nel mare
questi ricordi .





I ruderi del castello di Altaguardia











Vale la pena per quanti amano la grande storia e l’ arte, visitare il castello di ALTAGUARDIA che si trova a monte dell’ abitato di BRESIMO provincia di Trento.
Il luogo è facilmente raggiungibile a piedi da due strade diverse, ambedue molto comode.
Si può accedere al castello partendo da una strada che inizia al confine tra il Comune di Livo e quallo di Bresimo, ad un centinaio di metri prima dall’ abitato di Baselga di Bresimo .
Un altra strade per arrivarci è quella che parte da Bresimo in dettaglio dalla frazione di Bevia.
Il castello di ALTAGUARDIA , del quale si possono ammirare le imponenti rovine, risale all’ epoca del feudalesimo, la sua storia è ampiamente descritta sella efficiente ed essenzile segnaletica informativa che si trova lungo il cammino. Il tempo di percorrenza da entrambe le direzioni, si aggira all’ incirca attorno ai 45’.

Bruno Agosti

LIBRI FAMOSI




venerdì 23 novembre 2012

Una donna semplice dalla grande fede.

LA RINA
   ( di Orsi )

Potrei dire di te, tante cose belle, 
raccontare il tuo sorriso, la tua voce, 
cercarti ancora, in alto, tra le stelle, 
e trovarti, sempre, vicina alla tua croce.

Mi piace, però, narrarti, così, com’ eri,
chinata nei campi, dorati,  di grano,  
a raccontarmi segreti e misteeri, 
quando ti fermavi a darci una mano.

Eri un libro di fiabe, sfogliato dal vento, 
che narrava la vita, rimasta bambina, 
che non chiedevi ragioni al tuo tempo, 
felice, sul grano, con la testa china… 

Una vita semplice, umile il cuore, 
del povero, che ha ricco il pensiero, 
sei stata l’ esempio del vero amore, 
di carità cristiana, ma per davvero !

La vita serena, che ora mi manca, 
la ricordo riflessa, nei tuoi occhi miti, 
il tuo narrrare, la sera, con voce stanca,
per tornare, da Lui, da dove siamo partiti.

Lui, non scorda, come scorda l’ umano,
e  ha detto di voi : “ saranno beati ! “
ti ha voluta lassù, a mietere il grano,
nei suoi pascoli eterni e sconfinati…

ab copy2012

La vita è come un binario, una corsa un illusione.

BINARI

Binari ,
nastri di vita
scintillanti, ,
lucidi
come gli occhi di chi è partito
come gli occhi di chi è rimasto…

Binari
Fili d ‘ argento
che raccontano brani di vita  ,
che ti portano speranze ,
che ti tolgono illusioni …

Binari
sottili spade  d’ acciaio
con le lame inchiodate alla terra ,
che riflettono i colori del cielo ,
che tagliano la gioia e il dolore
e lasciano ferite profonde 
mentre cala sovrana la sera.





La signora delle camelie... un sogno.

VIOLETTA

Nello “ stabel “  1 colmo di fieno, 
bollente e profumato, 
salivo, quando ero ragazzino, 
a cerecare parole, frasi, 
che avessero il sapore del   
 “ ti amo “.

E restavo, immobile, per ore, 
ad osservar le “ scjandole “  2 del tetto,
come il guscio di  una grande tartaruga,   
e Violetta,3 che usciva dal libretto, 
poi mi addormentavo, piano,
e sognavo amore…

Poi si toglie, lenta, tutto il velo,
e di Violetta appare il suo bel seno,  
mi sentivo Alfredo,4 innamorato, 
e mi pareva di volare, fino in cielo, 
correvo a coglier fiori, in mezzo al prato, 
ma non ricordo bene, forse era solo un sogno…

A riguardar Violetta, che si spoglia, 
salimmo, assieme, un dopo pranzo, 
con la Luciana, dal prosperoso seno.
la ragazzina della porta accanto, 
si chiuse, adagio, il fotoromanzo, 
rimase la dolcezza e l’ odor del fieno…

ba copy2012


NOTE

1 fienile. Deposito per il foraggio , ai miei tempi era costruito tutto in legno.

2 piccole tavole in legno di larice, spaccate a mano, tipiche delle copertire dei tetti delle case agricole del tirolo.

3 Violetta, era la “ Signora delle camelie “ del celebre romanzo di Alessandro Dumas, messa poi in musica da Verdi nella Traviata.

4 Alfredo era l’ amante di Violetta.